Da anni mi occupo di cibo. Non solo perché amo mangiare e perché ho avuto un ristorante e quindi mi piace cucinare, ma anche perché credo fermamente (e non sono la sola) che il cibo curi il corpo e lo spirito.
Ho sempre pensato di mangiare in modo sano e forse, fino a un certo punto, lo facevo. Ho comunque provato molti regimi alimentari tra cui la dieta zona, il digiuno terapeutico (quando ancora non lo conosceva nessuno), la macrobiotica ma solo di sponda, la dieta mediterranea, sono poi diventata vegetariana e quindi vegana. E sto!
Negli anni mi sono resa conto che mangiare vegano è il modo che mi si addice di più.
Il punto è che non necessariamente vegano è sinonimo di salutare. Anzi! Mi sono subito resa conto che spesso i vegani mangiano troppe farine bianche, zuccheri raffinati, carboidrati semplici.
L’ulteriore riprova è stata quando ho seguito il corso di alimentazione plant-based della Cornell University che snocciolava tutte le cose che covavo dentro da anni circa l’alimentazione. E’ stata la prova tangibile e scientifica che ero sulla strada giusta.
Una cosa che mi ha molto colpito della dieta plant-based è il NON utilizzo dell’olio aggiunto in cottura e nei condimenti. Per una italiana è un po’ difficile da comprendere e da accettare. Sono entrata però nell’ottica che è possibile una completa regressione delle malattie coronariche, del diabete, dell’obesità e del cancro grazie a una alimentazione integrale e a base vegetale. Non lo dico io. Lo dicono fior-fior di scienziati che hanno condotto studi trentennali su questo argomento. Studi pubblicati e consultabili.
Ho quindi rivisto la mia posizione rispetto all’olio in cottura per condire a crudo.
Non ho eliminato completamente l’olio, ma ne ho ridotto drasticamente l’assunzione limitandomi a mangiarlo crudo e, se proprio ne voglio usare un po’ in padella, uso uno spruzzino apposito e aggiungo un pochino di acqua per aiutarmi nella cottura.
Vi assicuro che non è traumatico, anzi! Si digerisce meglio e le vostre arterie ringrazieranno anche se non potete sentirle o vederle!
Qualche trucco per ridurre l’olio
- Cucinate con padelle e tegami antiaderenti di buona qualità che non contengano metalli pesanti o teflon (ceramica, acciaio inossidabile, pietra…)
- Se vogliamo usare un goccio d’olio in cottura, prendiamo uno spruzzino apposito che vi consentirà di nebulizzare un velo di olio sulla padella o nella casseruola (in alternativa usate un’oliera con il beccuccio piccolo che vi consenta di versarne solo una lacrima) e aggiungete un po’ d’acqua in cottura. Funziona benissimo!
- Per insaporire, e diminuire il sale, usate spezie e erbe aromatiche. Se non siete molto pratici delle spezie non significa che non possiate cominciare a conoscerle e a usarle. Iniziate con una o due. Il grande classico è il Curry usato in piccole dosi, un pizzico o la punta di un cucchiaino, insaporisce senza coprire. La paprika dolce o forte. Stesso sistema : poco alla volta per caratterizzare il piatto. La mia preferita è la curcuma in abbinamento al pepe nero macinato fresco. E’ buonissima! Le erbe aromatiche, quelle classiche come rosmarino, salvia, timo, maggiorana, santoreggia, erba cipollina e chi più ne ha più ne metta, potete coltivarle in terrazzo o prenderle secche. Sono ottime sia in cottura che come insaporitore a crudo (mischiate a sale marino integrale per esempio).
- Per condire le insalate : qui viene il bello! Siamo abituati al classico olio, sale, aceto o limone. Ci sono però alternative molto gustose.
Salsa tahina : se conoscete e avete a casa il tahini, crema di semi di sesamo, potete prendere un cucchiaio di tahini, aggiungere due o tre cucchiai di succo di limone, un pizzico di sale o una lacrima di salsa di soia (opzionali) mescolare bene con una forchetta o una piccola frusta e, sempre mescolando, acqua qb fino a ottenere una consistenza fluida. E’ ottima nell’insalata o sulle verdure al vapore.
Condimenti per insaporire
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Tahini:
La crema di sesamo è una salsa che potete fare in casa frullando i semi in un frullatore finchè non diventano una pasta, aiutatndovi con un po’ d’acqua per far diventare la pasta una crema fluida a vostro piacimento.
*variante : sostituite il succo di limone con il succo d’arancia.
Salsa avocado : un altro ottimo grasso che possiamo usare è quello dell’avocado. In un piccolo frullatore mettete un avocado maturo, il succo di mezzo limone (o comunque a piacere), se volete un pezzetto d’aglio, un cucchiaino di mostarda di Dijone e un cucchiaino di aceto di mele, frullate tutto in un blender e aggiungete acqua qb fino alla consistenza desiderata.
Salsa di noci/anacardi/girasole e zucca : un altro ottimo condimento è una crema a base di semi oleosi. Frullateli in un piccolo frullatore inizialmente senza liquidi fino ad ottenere una pasta morbida. A questo punto aggiungete un goccio d’acqua alla volta fino a farla diventare della consistenza desiderata. Potete usare anche solo una tipologia di semi o mischiarli. Sbizzarritevi!
Creme a base di tofu : in commercio trovate vari tipi di tofu. Quelli un po’ più sodi e “spugnosi” e il silk tofu che è molto liscio e morbido. E’ perfetto da frullare aggiungendo qualche spezia, un pizzico di sale o salsa di soia o del lievito alimentare in fiocchi (è un lievito disattivato che conserva le proprietà nutritive del lievito, ma non il potere lievitante)
*variante : in alternativa al tofu, potete usare l’Hemp-fu, a base di semi di canapa. Un’ottima fonte di proteine, senza glutine. Lo trovate anche in versione affumicato.
Yogurt di soia/mandorla : già perfetto così per via della sua acidità innata, possiamo aggiungere sale, pepe bianco, un po’ di limone e dell’erba cipollina tagliata fine (ma anche timo fresco) e il gioco è fatto!
*variante : facciamo diventare lo yogurt completamente giallo o rosso con la curcuma o con la paprika dolce
Dressing agrodolce : due pastinache cotte al vapore, uno o due cucchiai di crema di datteri (qui la ricetta), un cucchiaino di senape, mezzo scalogno. Frullare tutto in un blender e aggiungere acqua a piacere per raggiungere la consistenza desiderata.
Crema di anacardi : gli anacardi, al naturale, sono molto versatili. Metteli in ammollo per 1 ora (100 gr), sgocciolateli e frullateli aggiungendo un pizzico di sale o salsa di soia, zenzero grattugiato fresco, 1 cucchiaino di succo di limone e sempre l’acqua per la consistenza giusta.
*variante : potete fare anche una versione agro-dolce aggiungendo un cucchiaio di crema di datteri (o un dattero ammollato) e un cucchiaio di aceto di mele.
Tenente conto che gli alimenti devono essere il meno processati possibile. Quindi, in questi casi, prediligete la cottura al vapore se è necessario. Fin che è possibile frullate tutto a crudo.
Date spazio alla fantasia, le combinazioni sono tantissime!
Bon Appétit!
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3 pensieri su “OLIO AGGIUNTO? MENO POSSIBILE e suggerimenti per CONDIMENTI SENZ’OLIO”