È marzo, sole e guazzo 🌤️… Apriti Sedano! Ci siamo, si sente aria di primavera. La natura si sveglia, le giornate si allungano e la natura ci vizierà con tante cose buone da mangiare…

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Benvenuti su “Apriti sedano!”, la nostra newsletter mensile dedicata a ricette plant-based, storie e consigli non richiesti made in Italy 🇮🇹 
Il frutto (verdura e dessert) della collaborazione tra Simona (Personal Chef) e Orsola (Gourmet Traveler+)

Pubblichiamo sia in italiano (qui su ottimoblog.com) che in inglese (“Open Celery!” on appetibilis.net)… Prima o poi anche in formato podcast 😉

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In questo ‘Apriti Sedano!’ vi diamo qualche suggerimento per godere della stagionalità e consumare più alimenti integrali (meglio se non trasformati), che fanno tanto bene. Con gli aggiornamenti della nostra Chef in trasferta.

È importante ricordare che per cambiare le abitudini alimentari e riuscire a mantenerle, le nostre scelte devono necessariamente essere sostenibili, preferibilmente basate quindi su 3 criteri fondamentali.

La nostra dieta giornaliera deve essere:

1. facile da seguire, con una lista della spesa basata su ingredienti di stagione (magari!), e variazioni sul tema per mangiare un po’ di tutto. E non consumare sempre le stesse cose.
2. Adattabile in base alle preferenze personali e alle esigenze nutrizionali.
3. Non eccessivamente restrittiva, ma focalizzata nel consumare più ingredienti di origine vegetale.

Ce ne sarebbe anche un quarta che riguarda le scelte equilibrate dal punto di vista nutrizionale. Ma questo punto, per tutta una serie di motivi, lo lasciamo agli esperti.

In tutti i casi “chi fa da se fa per tre”… e qui stiamo 😉

Chef in trasferta

Leggiamo cosa ci racconta la nostra Chef in trasferta!

Mentre Orsola rientrava da New York – dopo un trimestre “fuori porta” (che magari un giorno ci racconterà) – io mi stavo dedicando alla preparazione della mia mini trasferta in Sardegna per il corso di cucina a base vegetale.

Mangiare vegano – leggi plant-based per carità, che se no vegano fa vecchio e pauroso – ha tutta una serie di falsi miti che non starò qui a elencare tutti, perché forse li conoscete: non assumi abbastanza proteine, mangi solo insalata e patate lesse, bla bla bla. Ma quello che mi fa piacere è che un gradino in più lo abbiamo fatto.

Ma torniamo al mio corso in Sardegna che ha avuto come argomento gli addensanti naturali, l’energia del cibo, e dove ho dato anche qualche cenno sulla fermentazione. Pensavo inizialmente che non ci sarebbe stato molto interesse verso gli addensanti, invece sono stata piacevolmente smentita.

Addensanti questi (s)conosciuti

Molti addensanti naturali – che derivano dalle alghe come l’Agar agar o la Carragenina K – sono alimenti che troviamo nei cibi elaborati (processati) e che sono indicati in etichetta con le sigle E406 ed E407.

È importante sapere cosa stiamo comprando e ingerendo. Ma è altrettanto importante sapere come possiamo usare questi prodotti nella cucina vegetale.

Oltre alle alghe, anche gli amidi e le farine sono addensanti utilissimi per le ricette dolci (nella maggior parte dei casi) ma anche salate.

Nonostante sia fermamente convinta che ancora molte persone abbiano bisogno di sapere come si cuociono gli alimenti (ogni tanto lo do per scontato, ma poi, parlandone o facendo i corsi, mi accorgo che non lo è affatto), mi sembra di buon auspicio l’interesse per ciò che ci aiuta a normalizzare la cucina vegetale.

L’aspetto dell’energia del cibo, che non è roba da fricchettoni, mi porta a sperare che le nuove generazioni riscoprano il cibo come nutrimento e cura del corpo. E non solo come piacere del palato e riempi pancia… Non è una banalità, in un mondo di adolescenti dediti agli zuccheri estremi e alle bibite energetiche (ne ho due a casa).

È il momento delle ricette

• Siccome parlavamo di addensanti, provate questa specialissima Torta crudista ai frutti di bosco, (c’è anche la versione addensata con l’agar-agar). Buonissima e facile facile
• Altro esempio è la crema pasticciera, il grande classico che tutti dovremmo saper fare, per avere un asso nella manica da sfoderare quando abbiamo “un vegano a cena”, o ospiti con allergie varie (all’uovo e/o al latte per esempio).
  • Ecco la ricetta super collaudata della Crema Pasticciera Vegan e Gluten Free
• Ma ci sono anche burger e polpette di legumi e verdure in cui le farine o gli amidi fungono da leganti:
  • qui la ricetta delle Polpette di broccolo, patate, lupini… facili facili.

A proposito di fermentazione…

Parlando della fermentazione, sto seguendo (con relativa pratica a casa!!!) qualche corso su questo magico mondo dei “batteri buoni”. Se ne parla molto in questo periodo perché sono diventati di moda anche sui vari social.

Forse sono davvero la cura per tutti i mali? Forse!

Sono quelle preparazioni che esistono da sempre e che finalmente sono ritornate sulla nostra tavola (come il chinotto Neri dopo anni di oblio), per rendere la nostra alimentazione ancora più varia. Ed è finalmente – con quei batteri buoni – che non abbiamo bisogno di comprare in inutili bottigliette di plastica.

La somma di tutto ciò è che mi piace pensare che ci stiamo connettendo di più alla natura, come facenti parte di essa e non come esseri estranei e contemplatori (e spesso distruttori). E se non è così, beh, lasciatemi sognare!

Cosa c’è di buono a marzo?

Ecco qualche suggerimento.

Verdure a foglia

• Spinaci: ricchi di ferro e vitamine, gli spinaci sono versatili per insalate, frullati o piatti saltati.
• Cavolo nero: ricco di vitamine A, K e C, il cavolo nero può essere utilizzato in insalate, patatine o come base per frullati.
• Rucola: Offre un sapore pepato, ottimo per le insalate o come guarnizione.
• Bietola: Contiene antiossidanti ed è eccellente se saltata in padella o aggiunta alle zuppe.
• Ma anche verze, broccoli, cavolfiori, cavoletti di Bruxelles, o il cavolo rapa (kohlrabi).

“Marzo pazzerello, guarda il sole e prendi l’ombrello” (proverbio)

Tra le verdure tipiche primaverili ci sono anche:

• asparagi: A basso contenuto di carboidrati, sono deliziosi sia crudi che cotti, dalla griglia o al forno.
• Ravanelli: croccanti al punto giusto, possono essere consumati crudi, arrostiti, ma anche marinati.
• Cipollotti: Ottimi per aggiungere quella dolce piccantezza alle insalate.
• Piselli e fave: sono i legumi che – quando freschi – si sgranano e mangiano anche crudi, una vera delizia.
• Carciofi: ricchi di fibre, benefici per la digestione, il loro cuore può essere consumato crudo (al pinzimonio), poi c’è la variante fritta (alla giudia), in tegamino (alla romana), al vapore o alla griglia.

Erbette aromatiche fresche

• Basilico: perfetto per aggiungere freschezza a qualsiasi piatto, o condimento tipo il pesto.
• Aneto: tra l’anice stellato e il finocchietto, quest’erbetta aggiunge quel suo “je ne sais quoi” unico a insalate, verdure grigliate, condimenti (tipo la salsa tzatziki) o risotti.
• Menta e mentuccia: ottima per dessert, tè o come aggiunta rinfrescante alle zucchine a scapece, piatti con piselli o insalate (tipo cetrioli yogurt e menta).
• Prezzemolo: Ricco di vitamine e usato un po’ ovunque…
• Coriandolo (o cilantro). Dal sapore vagamente agrumato, è il “prezzemolo” esotico. Dall’Asia alla Spagna, passando per il Medio Oriente, si utilizzano sia i semi che le foglioline fresche un po’ dappertutto… anche nei drink.

A proposito di cipollotti, piselli, fave, carciofi e menta. Se aggiungiamo la lattuga possiamo preparare un meraviglioso piatto della tradizione laziale. Un contorno di tutto rispetto che utilizza i prodotti di stagione.

Ecco la ricetta della nostra vignarola servita in un cestino croccante… provare per credere!

Felice marzo a tutte/i!

Vostre, Simona e Orsola

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