L’insalata: cipolla sì, cipolla no, che fare? In questa meravigliosa commistione di verdure e verdurine di tutti i tipi e colori che comunemente chiamiamo insalata, c’è un ingrediente che, per tutta una serie di problematiche, molto spesso viene omesso: parlo della cipolla (ma anche dei cipollotti vari e/o scalogno).
Caratteristico sapore pungente, persistenza nell’alito, non è esattamente l’alimento da mangiare prima di baciare qualcuno/a – a meno che non l’abbiate consumata insieme 😉
L’insalata che vi proponiamo è liberamente ispirata all’americana “Coleslaw”, un contorno che ho apprezzato già dai miei primi viaggi negli USA, dove, solitamente, è abbinato a piatti dai sapori decisi, tipo gli affumicati, i grigliati e i BBQ. Una buona coleslaw offre un contrasto fresco e leggero che, all’occorrenza, riesce a bilanciare anche piatti un po’ grassosi.

Insalata Coleslaw, detta la coraggiosa
Quando l’abbiamo proposta nei nostri eventi – per farla assaggiare senza trabocchetti – l’abbiamo soprannominata “la coraggiosa”, in quanto, oltre a essere composta da verdure crude (come il cavolo cappuccio sia verde che viola) includeva anche della cipolla – e in Italia mangiare la cipolla cruda è considerato da coraggiosi.
Ci sono vari tipi di coleslaw, c’è chi la preferisce condita con l’aceto (soprattutto se di sidro di mele), o chi ama aggiungere del ketchup (stile Lexington); c’è chi ci mette la senape, e chi aggiunge anche le mele (tipo Granny Smith). Quest’ultima è la mia versione preferita! ❤
Al fine di ottenere quella giusta croccantezza che rende quest’insalata così piacevolmente fresca, il trucco è eliminare il liquido in eccesso dalle verdure. Si tratta semplicemente di marinarle già tagliate, per circa 10 ~ 15 minuti, con un mix di sale e zucchero (nella proporzione 2:1). Per poi risciacquarle e scolarle bene – anche con una centrifuga per insalata.
Per la nostra variante abbiamo preferito usare dello scalogno più delicato e aromatico, dal sapore decisamente meno solforoso.
Riguardo al condimento. Per non interferire con il sapore della salsina, è da preferire un olio dal sapore neuro, tipo l’olio di semi di girasole bio, estratto a freddo.
Riguardo alla scelta di usare lo scalogno, il commento più espresso durante le nostre cene esperienziali suonava più o meno così: “Sarà pure più delicato ma è pur sempre cipolla!”
Naturalmente i più coraggiosi sono tornati per il bis!
Tra i link utilissimi alle nostre ricette plant-based – vi proponiamo:
- la ricetta dell’Insalata coraggiosa, e
- come fare la nostra deliziosa Insalata in barattolo