Data astrale 31/03/2020
Spazio, ultima frontiera. Scendo su un nuovo pianeta chiamato “Ventesimo Giorno”.
Dalle prime analisi l’atmosfera è accogliente anche se il pianeta sembra disabitato. Mi accingo ad andare in perlustrazione. Sono il capitano, ma preferisco lasciare il resto dell’equipaggio sulla navicella. Porto con me una mascherina per evitare contaminazioni anche se l’aria è respirabile. Mi dirigo verso quella che sembrerebbe una città. Sono esterrefatta. L’architettura che mi circonda sembra una copia esatta delle nostre città…ho visto un movimento…mi appiattisco contro un muro cercando la forma di vita senza essere visto in modo da poterla studiare. Ho il mio scanner a distanza con cui posso vedere composizione sanguigna e temperatura corporea. Ho anche la pistola a ultrasuoni e non ho paura ad usarla. Posso addentrarmi solo fino a un certo punto, lo so. Il sole sta calando e non posso rientrare con il buio. Troppo pericoloso. I sottotenenti Cos e Vin mi contattano per comunicarmi degli aggiornamenti sugli obiettivi finali.
Rientro sulla navicella appena prima che cali il sole e faccio rapporto alla squadra :
“Allora, la nutella era finita, tutto il resto ok anche la carta igienica, lo shampoo (che Vinicio sembra uno swiffer usato) e di prosciutto cotto ne ho preso tre etti. Va bene ragazzi?”
L’equipaggio propone un brindisi a base di tè verde per la buona riuscita della missione.
Alla salute!
Capitano S.