Giorno 17

28/03/2020

Ho un bel pretendere di fare il mio diario di questa quarantena tutti i giorni.

Le mie giornate sono inesorabilmente scandite dai cani (porta fuori, lava le zampe al rientro, togli le scarpe prima di entrare a casa, disinfetta tutto) dai compiti dei ragazzi (collegati alla piattaforma, no la password è sbagliata prova quest’altra, fai i compiti, ok ti aiuto) dal cercare di scrivere, studiare le mie di cose, dalle telefonate che sono il mio unico contatto con persone che hanno più di 13 anni.

Dico unico perché nel breve giro con i cani non incontro quasi mai nessuno e comunque nessuno si azzarda a dire niente più di un “ciao”, a distanza, a volte neanche quello che tanto con la mascherina pensano di non essere riconosciuti.

E poi la spesa settimanale che sta diventando un vero e proprio evento. Oggi sono tornata a casa con uno spesone mai visto a casa nostra. I ragazzi erano eccitati come fosse Natale, quello ai bei tempi quando erano piccoli e ancora si emozionavano a trovare i regali sotto l’albero. Mi hanno aiutato a portare dentro le sporte, a mettere tutto a posto cercando, in realtà, il “premio” nascosto. Sì, glieli ho comprati gli Oreo, perché sotto sotto ho il cuore tenero pur sapendo che, nutrizionalmente parlando, sono una vera merda. Ma tant’è!

La giornata tipo si conclude sempre con la cena e io che me ne vado a letto a svenire. Non credo di aver mai dormito tanto in vita mia. Comunque l’avevo sempre detto che nella prossima vita avrei voluto rinascere marmotta, per andare in letargo d’inverno e dormire, dormire…sì, nella prossima vita però!

 

 

Photo by Eli Allan on Unsplash

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