Ode al pinzimonio (e alla panzanella)… Caro lettore di Apriti Sedano, se Dio vuole (un qualunque dio a tuo piacimento), siamo arrivati anche quest’anno a luglio, e quindi, come il suddetto dio comanda, al “caldone”.
Benvenuti su “Apriti sedano!”, la nostra newsletter mensile dedicata a ricette plant-based, storie e consigli non richiesti made in Italy.
Il frutto (e la verdura) della collaborazione tra ottimoblog.com (Simona e Orsola) e appetibilis.net (Orsola e Simona).
Pubblichiamo sia in italiano che in inglese… prima o poi anche in formato podcast 😀
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Io, in questo periodo, istituirei la giornata mondiale del pinzimonio: verdure crude da intingere nell’olio extravergine di oliva (o in un olio a vostra scelta di ottima qualità), condito con sale e pepe.
Inutile dire che le varianti sul tema si sprecano, dal peperoncino alle spezie più o meno piccanti, si può aggiungere:
- della paprika,
- una citronette,
- la nostra mitica majonesa
- un tocco di senape
- erbe aromatiche fresche
- oli aromatizzati
- succo di limone
- o di aceto…
Devo continuare? E chi più ne ha più metta!
Perché il pinzimonio?
Cos’ha di così sorprendente il pinzimonio? Innanzi tutto è molto facile da realizzare e anche abbastanza veloce.
Le verdure di stagione si prestano egregiamente a questo piatto: carote, la parte verde delle zucchine, cetrioli, peperoni, sedano (anche le foglie quelle più tenere), pomodori… Ma anche finocchi, ravanelli, le foglie tenere dell’indivia, radicchio e carciofi (questo è per i più temerari).
Il taglio delle verdure è l’unico dettaglio che richiede un po’ di tempo nelle preparazioni, soprattutto se volete fare un bel lavoro. A questo proposito, suggerisco di leggere quest’articolo che potrebbe esservi di grande aiuto: Come scegliere, cucinare e conservare le verdure
La salsa è importantissima, non è di accompagnamento ma fa parte integrante del piatto; ça va sans dire che deve essere fatta con materie prime di ottima qualità.
- Un olio evo del “cuggino” che spreme le olive una per una,
- un sale delle saline sarde raccolto a mano che è talmente integrale da fare impallidire i più estremisti,
- il pepe nero raccolto direttamente nelle Indie meridionali 😲
Scherzi a parte, cercate di mangiare prodotti di ottima qualità che fanno bene al palato e alla salute.

Se posso aggiungere una postilla: nella macrobiotica il periodo migliore per mangiare verdure crude e olio crudo è proprio la stagione calda. Approfittiamone!
La ricetta base per il pinzimonio
Avete scoperto la ricetta base del pinzimonio nascosta tra queste righe? Super!
Come avrete notato è di una semplicità disarmante. Per fare bella figura, bisognerà dedicare un po’ di tempo e cura al taglio e disposizione delle verdure.
… carote, la parte verde delle zucchine, cetrioli, peperoni, sedano (anche le foglie quelle più tenere), pomodori… Ma anche sedano, finocchi, ravanelli, le foglie tenere dell’indivia, radicchio e carciofi (questo è per i più temerari)
Il pinzimonio può essere servito in qualsiasi momento, sia come antipasto che come spuntino. Gli ingredienti suggeriti sono da intendersi in proporzioni variabili, a seconda della stagione, delle vostre preferenze e quelle dei vostri ospiti.
Ingredienti
- Verdure a scelta
Procedimento
- Lavate, asciugate e tagliate le verdure a bastoncini (julienne);
- versate l’olio in ciotoline individuali, e conditelo con un pizzico di sale e un giro di pepe in macinino.
- Disponete le verdure su un piatto, o a “bouquet” in un contenitore (tipo barattolo) e intingete pure le verdure nell’intingolo.
Attenzione a non sporcarvi troppo!
Note folkloristiche sul pinzimonio
Pare che il termine pinzimonio sia fiorentino, mentre a Roma si chiama cazzimperio… 🫣 Termine decisamente colorito, dall’etimologia sull’incerto andante 🤥
In una raccolta di sonetti del poeta Gioacchino Belli (Roma 1789 – 1863), ce n’è uno del 1831 che è tutto un programma: “La bbotta de fianco” parla del pinzimonio… e di quanto la sora Rosa fosse appititosa 😉
“… Scappò allora ridenno er sor Zaverio:
“Co’ ssale e ppepe e cquattro gocce d’ojjo,
Poderissimo facce er cazzimperio.”
[Allora scappò ridendo il signor Saverio:/ “Con sale e pepe e quattro gocce d’olio,/ ci potremmo fare il cazzimperio].
A proposito di panzanella
Nel caso dovesse rimanere qualche verdurina, e a casa avete del pane raffermo, potete trasformare il tutto in una deliziosa insalata chiamata panzanella. Qui trovate la ricetta della Panzanella Newyorkese di Orsola.
Interesting Links
Open Celery! July 2024: Ode to Pinzimonio (and Panzanella Salad)
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