Ferragosto e la farina di una volta… | Apriti sedano! Agosto 2024 (collage cov)

Ferragosto e la farina di un tempo… Apriti Sedano!

Eccolo lo spartiacque che inesorabile arriva a separare il prima e il dopo di ogni anno: parliamo di Ferragosto e la farina di un tempo…


Benvenuti su “Apriti sedano!”, la nostra newsletter mensile dedicata a ricette plant-based, storie e consigli non richiesti made in Italy. 
Il frutto (e la verdura) della collaborazione tra ottimoblog.com (Simona e Orsola) e appetibilis.net (Orsola e Simona). 
Pubblichiamo sia in italiano che in inglese… prima o poi anche in formato podcast
😀


Il “prima” è un climax ascendente che porta all’apice dell’estate. Il prima ha tutta l’aspettativa di una vacanza che deve ancora arrivare, di un mare ancora tutto da vedere, di una montagna da scoprire in cui mettersi il maglioncino la sera, nel prima ancora tutto deve succedere.

Poi arriva Ferragosto, il grande momento di stasi, la grande pausa – dopo il crescendo che permette al musicista di prendere un respiro e all’ascoltatore di rilasciare la tensione – per un attimo tutto si ferma nella canicola estiva e non sai bene cosa ti aspetta, se la discesa sarà dolce o repentina.

Nel “dopo” si comincia a odorare settembre, le castagne, i caminetti autunnali, poco importa se fanno ancora 35 gradi. L’inizio della scuola è dietro l’angolo, i calzini al ginocchio e la maglietta della salute ci guardano dai cassetti – se come me avete tutto mischiato assieme 🫣

Ma parliamo di questa “grande pausa” che è Ferragosto. In Sardegna, come nel resto dell’Italia, si mangia e si beve. In Sardegna soprattutto si beve, ma si mangia anche. E pare, dai racconti della compagna di mio padre che è una gallurese DOC, che il 15 di agosto si ripeta quella consuetudine, mutuata dal primo di agosto, di mangiare i Chiusoni galluresi con il sugo di pomodoro, magari fresco, e basilico appena raccolto dalla piantina.

A proposito dei Chiusoni galluresi

A proposito dei Chiusoni galluresi ho cercato la ricetta originale, innanzitutto chiedendo alla suddetta compagna di mio padre, Francesca, che mi ha spiegato come la farina (l’ingrediente principale) sia cambiata nel corso del tempo.

Tradizioni galluresi | Ferragosto e la farina di una volta… | Apriti sedano! Agosto 2024 (collage banner)

Una volta non esisteva la differenza tra farine (00/0/1/2). Quando mandavi tuo figlio a fare la spesa dicevi solo “…e poi prendi un pacco di farina” perché un tempo (non troppo lontano) c’era “la farina” e non era così raffinata.

È anche vero che, a detta di Francesca, la farina spesso se la macinavano da soli, con il grano dei dintorni, quindi quella era e non ti sbagliavi!
Su una cosa, però, è stata categorica: “non si usava assolutamente la semola per fare i chiusoni!” La semola serviva solo per asciugare, da mettere sotto i chiusoni perché non si attaccassero tra di loro.

E allora penso di fare una piccola ricerca sul web e vedo che la semola è diventato l’ingrediente principale dei chiusoni e dintorni. Lo dico a Francesca che, con una poderosa alzata di sopracciglio sentenzia “questo perché andiamo sempre a copiare dagli altri” riferendosi ai ben noti culurgiones che però sono di tutt’altra zona (l’Ogliastra).

Provo la ricetta nei due modi e, non avevo dubbi, vince decisamente la ricetta con la farina 0. Perché il sopracciglio di Francesca vale molto di più di tutte le ricette del web!

E se poi non vi fidate provate voi stessi! Ecco le ricette, plant-based naturalmente!

A proposito di Ferragosto

A proposito di Ferragosto. Il nome deriva dal latino feriae Augusti, riposo di Augusto – festa in onore dell’imperatore Ottaviano Augusto (18 a.C.) che ha anche dato il nome al mese di agosto.

La festività romana si celebrava il 1 agosto con i Consualia, in occasione della fine dei raccolti e dei lavori nei campi (ed è proprio il 1 agosto che in Gallura si celebra il grano nuovo facendo i “Chiusoni”). Solo nel VII d.C. si decise di spostare la festa al 15 agosto, giorno dedicato all’Assunzione di Maria.

E allora Buon Ferragosto!


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